Dopo uno stallo record di quasi un mese dall’approvazione in Consiglio dei Ministri (20 marzo scorso), è stata pubblicato il Decreto Legge 18 aprile 2019, n. 32, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.” con entrata in vigore in data odierna (ndr. 19 aprile 2019).
I ritardi dell’esecutivo, straordinari per il decreto di legge che si basa sui principi di necessità e urgenza (cfr. art. 77 della Costituzione), hanno portato alla richiesta da parte del Presidente Mattarella di una seconda delibera del CdM, avvenuta il 18 Aprile 2019, che ha sancito il via libera ufficiale al DL #SbloccaCantieri.
Il testo, di cui evidenziamo di seguito i punti di sostanziale cambiamento rispetto al Codice Appalti (d.lgs n. 50/2016), ha come obiettivo il rilancio degli appalti pubblici, nell’intento di semplificare le procedure e velocizzare i tempi di gara:
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Nel caso di manutenzioni ordinarie e straordinarie, con esclusione degli interventi di rinnovo o sostituzione delle parti strutturali di opere e impianti, è possibile procedere all’affidamento dei lavori sulla base del progetto definitivo /appalto integrato;
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L’anticipazione del 20% del prezzo d’appalto viene estesa anche ai servizi e forniture oltre che ai lavori pubblici;
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La soglia che permette di affidare i lavori con procedura negoziata, con invito ad almeno altri 3 operatori, si alza da 150.000 a 200.000 euro;
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Si reinserisce come criterio di aggiudicazione il massimo ribasso per gli appalti compresi tra i 200.000 euro fino alla soglia Comunitaria UE (ndr. 5.548.000 euro). Si elimina quindi la possibilità di attuare la procedura negoziata ad inviti, che viene sostituita sempre dalle gare d’appalto (prima del dl n. 32, obbligatorie solo per gli appalti superiori ad 1 milione di euro).
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Si amplia la possibilità del subappalto e si velocizzano le procedure di assegnazione e pagamento:
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si innalza la soglia dal 30% al 50% del totale della commessa;
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si cancella l’obbligo di nominare la terna di subappaltatori;
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si inserisce il pagamento diretto dei subappaltatori su richiesta dell’impresa senza che la stazione appaltante sia obbligata a decidere e verificare se la natura del contratto lo consente;
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Si inserisce la possibilità di invertire la fasi di gara per la stazione appaltante: la verifica dei requisiti può essere effettuata anche alla sola impresa in predicato di vincere la commessa , velocizzando così i tempi di esame delle offerte. Tale verifica dovrà essere estesa a campione sugli altri concorrenti solo se stabilito nel bando di gara;
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Nelle gare gestite con procedure telematiche, le Stazioni appaltanti possono sostituire il DGUE (Documento di Gara unico Europeo) con formulari standard più semplici da compilare;
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Innalzamento della soglia dai 10 agli ultimi 15 anni di risultati ottenuti dai costruttori per dimostrare i requisiti tecnico-economici per la partecipazione alle gare;
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Nel caso in cui le società appaltanti non dispongano di esperti iscritti nell’albo ANAC, viene concessa la possibilità di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente;
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Si sblocca la realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche, prevedendo la nomina di commissari straordinari e/o l’esercizio di poteri sostitutivi;
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Viene introdotta l’erogazione di specifici indennizzi ai cittadini e imprese che stiano subendo disagi a causa del cantiere per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi a Genova, nonché per le zone sismiche.
Infine, negli articoli dal art.6 al art.30, il decreto legislativo semplifica la disciplina degli interventi nelle zone colpite da eventi sismici, con l’introduzione di un regime autorizzatorio differenziando gli interventi in“rilevanti”, di “minore rilevanza” o “privi di rilevanza” e prevede ulteriori disposizioni urgenti per il potenziamento del Sistema Nazionale della Protezione Civile, attraverso servizi di allarme pubblico volti alla prevenzione delle calamità e alla tutela della vita umana.
Lo Studio Legale Tristano assiste imprese e Amministrazioni Pubbliche in tutte le fasi di gara, ivi compresi i contenziosi, e nelle controversie derivanti dall’esecuzione del contratto.