Il contesto
Un’impresa operante nel settore del facility management è stata esclusa da una gara pubblica per l’affidamento di servizi del valore di oltre 2 milioni di euro, indetta da una centrale di committenza, a seguito di un presunto vizio formale contenuto nell’offerta tecnica. La stazione appaltante, sollecitata da un esposto di un concorrente, ha revocato in autotutela l’ammissione inizialmente disposta.
L’impresa si è rivolta al nostro studio legale, specializzato in appalti pubblici e concessioni, per impugnare l’esclusione, giudicata lesiva del diritto alla partecipazione e fondata su una interpretazione manifestamente erronea della lex specialis.
Le questioni giuridiche
Il provvedimento di esclusione si fondava sull’asserita inadeguatezza della proposta tecnica in relazione ad alcuni requisiti minimi. In particolare, si contestava la carenza di dettagli circa il sistema informatizzato di gestione del servizio, nonostante l’offerta descrivesse puntualmente funzionalità, architettura e accessibilità della piattaforma.
Nel ricorso, abbiamo evidenziato che:
L’attività dello studio
Abbiamo proposto ricorso dinanzi al TAR, corredato da istanza cautelare, con richiesta di sospensione del provvedimento e riammissione provvisoria alla procedura, in vista della successiva valutazione tecnica ed economica.
L’azione è stata strutturata in modo da:
L’esito
Il TAR ha accolto l’istanza cautelare e sospeso il provvedimento di esclusione. In seguito, con sentenza definitiva, ha annullato l’esclusione, riconoscendo la fondatezza delle censure e l’idoneità dell’offerta.
L’impresa è stata riammessa alla gara, ha ottenuto i punteggi tecnici previsti ed è risultata prima in graduatoria. È seguita l’aggiudicazione definitiva, oggi pienamente efficace.
Conclusioni
L’intervento tempestivo del nostro studio ha permesso di tutelare l’interesse legittimo dell’operatore economico, ristabilire la corretta applicazione del principio di proporzionalità e ottenere il riconoscimento del diritto a partecipare alla procedura.
In un sistema sempre più complesso, la tutela legale negli appalti pubblici richiede prontezza, competenza e una strategia mirata. Il nostro studio è al fianco delle imprese per garantire l’accesso equo e legittimo ai mercati pubblici.
Il valore del nostro studio
Questo caso è solo uno degli esempi in cui il nostro studio legale, con consolidata esperienza in materia di appalti e concessioni pubbliche, ha saputo difendere con successo gli interessi degli operatori economici nei confronti della Pubblica Amministrazione. Affianchiamo imprese, consorzi e reti d’impresa in tutte le fasi del ciclo di gara – dalla partecipazione alla fase esecutiva – con un approccio pratico, strategico e aggiornato alle più recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali.
Se anche la tua azienda è coinvolta in una procedura di gara, o ha subito un’esclusione o una revoca che ritieni ingiusta, contattaci. Siamo al tuo fianco per trasformare un ostacolo in un’occasione di tutela e rilancio.
Assistenza in materia di esclusioni e gare sotto soglia
Lo Studio Legale Tristano assiste imprese e amministrazioni pubbliche in ogni fase delle procedure di affidamento, con particolare esperienza nei ricorsi per esclusioni illegittime, anomalia dell’offerta, errori nella gestione delle piattaforme telematiche e violazioni della lex specialis.
Per una valutazione del tuo caso o per ricevere assistenza su una procedura di gara in corso, puoi contattarci ai nostri recapiti.