La nostra assistita, un’impresa attiva nel settore dei servizi di manutenzione e facility management, si aggiudicava un appalto triennale indetto da una importante amministrazione regionale per la gestione di edifici pubblici strategici.
Dopo il primo anno di svolgimento del servizio, l’impresa riceveva una comunicazione con cui la stazione appaltante dichiarava la risoluzione anticipata del contratto per presunto inadempimento.
La risoluzione si basava su rilievi generici e osservazioni informali formulate da funzionari della stazione appaltante, mai trasformati in contestazioni strutturate, né inseriti in una procedura formale di verifica dell’inadempimento.
Una prassi che, purtroppo, si riscontra più spesso di quanto si pensi: comunicazioni sporadiche e prive di forma diventano il pretesto per atti unilaterali con gravi conseguenze economiche per l’impresa.
La nostra valutazione
Dall’analisi della documentazione emergeva chiaramente che:
La nostra azione
Abbiamo agito dinanzi al Giudice Ordinario, competente per le controversie relative alla fase esecutiva del contratto, chiedendo:
Il giudizio si è concluso con il pieno accoglimento delle domande dell’impresa assistita, con il riconoscimento della responsabilità dell’Amministrazione e il ristoro dei danni derivanti da una risoluzione disposta in assenza dei presupposti di legge e contrattuali, primo fra tutti la gravità dell’inadempimento, mai contestata né intimata formalmente.
Perché è un caso da conoscere
Nel campo degli appalti pubblici si tende spesso a dimenticare che, una volta firmato il contratto, la Pubblica Amministrazione agisce su un piano di parità rispetto all’impresa. La risoluzione anticipata può avvenire soltanto in presenza di un grave inadempimento, debitamente contestato e preceduto da una diffida ad adempiere, nel rispetto delle garanzie procedurali.
Quando questo non accade, tutelarsi è non solo possibile, ma necessario.
Affidarsi a uno studio legale che conosce a fondo le dinamiche dei contratti pubblici, le peculiarità del contenzioso in fase esecutiva e le interazioni tra diritto civile e amministrativo può fare la differenza tra subire una decisione ingiusta e ottenere giustizia.
Lo Studio Legale Tristano, da anni impegnato a fianco di imprese che operano con la Pubblica Amministrazione, fornisce assistenza legale qualificata, strategica e tempestiva in ogni fase del rapporto con Pubblica Amministrazione: dalla partecipazione alla gara, all’esecuzione del contratto, fino all’eventuale difesa in giudizio su tutto il territorio nazionale.
Competenza, specializzazione e visione d’insieme: sono queste le leve con cui abbiamo trasformato un provvedimento dannoso in una sentenza favorevole.