DGUE senza firma digitale: esclusione annullata, l’impresa viene riammessa alla gara

Durante una procedura di gara per l’affidamento di servizi, un importante operatore economico, assistito dallo Studio Legale Tristano, si è visto notificare un provvedimento di esclusione. Il motivo? Il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE), pur correttamente compilato e allegato, era privo di firma digitale.

Una svista materiale, certo, ma sufficiente per spingere la stazione appaltante a disporre l’estromissione dalla procedura, ritenendo che l’assenza della firma rendesse insanabile l’intera domanda di partecipazione. Nessun preavviso, nessuna richiesta di chiarimenti: solo un atto di esclusione basato su una lettura formalistica e priva di valutazione sostanziale.

A quel punto, è stato decisivo l’intervento dello Studio. In tempi rapidissimi abbiamo redatto un’istanza di annullamento in autotutela, supportata da un inquadramento normativo e giurisprudenziale puntuale. Abbiamo richiamato l’art. 101 del nuovo Codice dei contratti pubblici, che disciplina l’istituto del soccorso istruttorio, e ricordato alla stazione appaltante che le irregolarità formali non possono giustificare l’esclusione, quando l’identità del dichiarante è comunque certa e la documentazione è pienamente integrabile.

Il risultato? L’Amministrazione ha accolto l’istanza, riconoscendo l’eccesso di rigore e riammettendo l’impresa alla procedura, con ripristino della piena operatività della gara e senza necessità di attivare un contenzioso davanti al giudice amministrativo.

Un caso in cui la tempestività dell’azione legale e la chiarezza dell’argomentazione giuridica hanno fatto la differenza, restituendo al cliente la possibilità di competere e difendere la propria posizione sul mercato.